Riversamento spontaneo dei crediti R&S

L’art. 19 del D.L. n. 25/2025 ha riaperto il termine di adesione al c.d. riversamento spontaneo del credito d’imposta ricerca e sviluppo ex art. 3 del D.L. n. 145/2013, limitatamente a fattispecie non caratterizzate da frodi o condotte simulate.

La possibilità di aderire è ammessa sino al 03.06.2025 ed è possibile riversare, senza sanzioni e interessi e senza avvalersi della compensazione di cui all’art. 17 del D.Lgs. n. 241/1997, i crediti d’imposta R&S maturati dal periodo d’imposta 2015 fino al periodo d’imposta in corso al 31.12.2019, indebitamente compensati sino al 22.10.2021 (purché l’utilizzo non sia già stato accertato con atti divenuti definitivi alla medesima data). In caso di adesione, è possibile optare per il versamento in un’unica soluzione entro il 03.06.2025 ovvero in tre rate di pari importo (di cui la prima entro il 03.06.2025 e le successive entro il 16.12.2025 e il 16.12.2026. In caso di riversamento rateale sono dovuti gli interessi legali, a decorrere dal 04.06.2025

La possibilità di aderire al riversamento potrà ora riguardare anche atti impositivi divenuti definitivi, per mancata impugnazione, purché tra il 22.10.2021 e la data di presentazione dell’istanza. Nel decreto viene disciplinata anche l’ipotesi di adesione in pendenza di contenzioso e si stabilisce la proroga di due anni dei termini a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per i controlli.

MUD 2025: presentazione entro il 28.06.2025

Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale per l’anno 2025, che sarà utilizzato per le dichiarazioni riferite all’anno 2024, dovrà esser presentato entro il 28 giugno 2025.

Il nuovo modello resta sostanzialmente invariato rispetto ai contenuti e alle modalità di trasmissione previste nel 2024.

Il MUD va presentato dai seguenti soggetti:

– chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto rifiuti;

– commercianti e intermediari senza detenzione;

– imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;

– imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;

– imprese ed enti produttori che hanno più di 10 dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi.

Amministratori di società: comunicazione PEC personale al Registro Imprese Pordenone – Udine

Si rammenta l’obbligo di iscrizione nel registro delle imprese del domicilio digitale (PEC) degli Amministratori di imprese costituite in forma societaria dal 01 gennaio 2025, mentre per le imprese già costituite e iscritte nel registro antecedentemente alla data del 01 gennaio 2025, la comunicazione del domicilio digitale degli amministratori deve avvenire al momento dell’iscrizione di una nuova nomina o del rinnovo dell’amministratore, ovvero della nomina del liquidatore.

In altre parole, pur in assenza di un termine di legge, tutte le società di capitali, le società di persone, le società consortili e le società cooperative avranno l’obbligo di comunicare l’indirizzo PEC di ciascun amministratore, sia esso delegato o meno, al Registro delle Imprese.

Secondo le istruzioni impartite dalla Camera di Commercio Pordenone – Udine: “si conferma allo stato la possibilità per gli amministratori di indicare quale proprio domicilio digitale l’indirizzo pec della società per la quale eseguono la comunicazione”, modalità che tuttavia, si sconsiglia per evitare problemi di privacy e commistione tra comunicazioni sociali e private dell’amministratore!

Lo studio rimane a disposizione per ogni chiarimento e per l’esecuzione dell’adempimento.

Auto aziendali in fringe benefit nel 2025: la formalizzazione del periodo di concessione

La Legge 207/2024 (Finanziaria 2025) ha modificato il regime fiscale dei “fringe benefit” per i veicoli aziendali, introducendo percentuali variabili dal 10% al 50%, in base al tipo di trazione del veicolo per i contratti stipulati a partire dal 01.01.2025. Il Decreto Bollette (art. 6, co. 2-bis D.L. 19/2025,) ha tuttavia previsto una disciplina transitoria per i veicoli ordinati entro il 31.12.2024 e assegnati entro il 30.06.2025, mantenendo in questi casi il vecchio sistema basato sulle emissioni di CO2.

La data del 30.06.2025 è particolarmente rilevante poiché rappresenta il termine ultimo per beneficiare della normativa precedente, evitando le nuove, più restrittive, percentuali di calcolo. Per questo motivo, è fondamentale che i contratti di assegnazione tra azienda e dipendente siano formalizzati con estrema precisione, riportando correttamente le date di ordine e assegnazione dei veicoli, al fine di evitare contestazioni fiscali e sanzioni.

Ultimi orientamenti giurisprudenziali in tema di contratti di locazione in cedolare secca e conduttore impresa

Con la sentenza n. 12079 del 7 maggio 2025, la Corte di Cassazione ha confermato, a un anno esatto dalla precedente sentenza n. 12395 del 7 maggio 2024, che è possibile optare per il regime della cedolare secca anche se il contratto di locazione a uso abitativo è stipulato da un conduttore nell’esercizio della propria attività professionale o imprenditoriale, quando l’immobile è destinato alle esigenze abitative dei suoi dipendenti.

Posizione dell’Agenzia delle Entrate:
L’Agenzia delle Entrate, però, ha adottato un’interpretazione più restrittiva, escludendo la cedolare secca in due casi:

  • Locatore: se il proprietario dell’immobile agisce nell’esercizio di imprese, arti o professioni (punto sempre condiviso);
  • Conduttore: anche se il conduttore stipula il contratto nell’esercizio dell’impresa, arte o professione, ad esempio per utilizzare l’immobile come foresteria per i propri dipendenti.

La risposta n. 5-03773 del Ministero dell’Economia del 26 marzo 2025 aveva inizialmente lasciato intendere che una sola apertura da parte della Cassazione non fosse sufficiente a modificare l’orientamento restrittivo dell’Agenzia delle Entrate.

Ulteriori conferme:

–          il 17 aprile 2025, anche la Corte di Giustizia Tributaria di Caserta ha riconosciuto il diritto del locatore di optare per la cedolare secca nei casi in cui il conduttore stipuli il contratto a uso abitativo nell’esercizio della propria attività professionale, accogliendo così il ricorso di un contribuente a cui era stata rifiutata la registrazione del contratto.

–          sul portale dell’Agenzia delle Entrate è stata rimossa l’anomalia che bloccava la registrazione dei contratti con opzione per la cedolare secca se il conduttore non era una persona fisica.

Con questa seconda pronuncia della Cassazione, ci si augura che anche l’Amministrazione finanziaria stia ora valutando un allineamento al nuovo orientamento giurisprudenziale.

Concordato preventivo biennale 2025 – 2026

Per gli anni 2025 e 2026 i soggetti che applicano gli ISA per l’anno 2024 potranno accettare la proposta di reddito e di valore della produzione avanzata dall’Agenzia delle Entrate conseguente alle risultanze del concordato preventivo biennale (CPB). La metodologia è analoga a quella definita per il concordato preventivo biennale 2024-2025. L’Agenzia delle Entrate con provvedimento del 09.04.2025 ha approvato il modello di comunicazione dei dati rilevanti e della relativa accettazione con le relative istruzioni per poter aderire al concordato preventivo biennale per gli anni 2025-2026.

 Soggetti interessati

 Possono aderire solo coloro che hanno applicato gli ISA nell’anno 2024 e che non hanno già aderito al concordato preventivo biennale per gli anni 2024 – 2025 ma che hanno prospettive positive per la realizzazione di redditi crescenti per gli anni 2025 e 2026.

 Soggetti esclusi

 Sono esclusi dalla possibilità di aderire al concordato i soggetti in regime forfettario ex Legge 190/2014.

 Adesione

 L’adesione deve essere trasmessa entro il 30.09.2025 e si perfeziona in via autonoma con la trasmissione del modello CPB insieme al solo frontespizio di Redditi 2025 oppure con la trasmissione della dichiarazione Redditi 2025. Nel caso di adesione non in forma autonoma, la dichiarazione dei redditi andrà trasmessa in via anticipata non potendo fruire del maggior termine del 31.10.2025.

 Revoca

 Entro il 30.09.2025 si può revocare la scelta dell’adesione del concordato preventivo biennale 2025 – 2026. Tale revoca può essere effettuata solo in via autonoma e non congiuntamente alla dichiarazione dei redditi.

Dichiarazione ILIA – casi particolari di dichiarazione

Fabbricati strumentali all’attività economica

A partire dall’anno d’imposta 2024, i fabbricati strumentali all’attività economica (art. 3, comma 1, lettera b, L.R. 17/2022) non sono più individuati per natura, come avveniva nel 2023, ma esclusivamente in base alla dichiarazione IMU presentata dal contribuente. Questa dichiarazione deve attestare l’uso strumentale dell’immobile (strumentalità “per destinazione”).

Scadenze per la dichiarazione:

–          Se il contribuente non ha già presentato la dichiarazione per l’anno d’imposta 2023, per applicare l’aliquota relativa ai fabbricati strumentali nel 2024, deve presentare la dichiarazione IMU entro il 30 giugno 2025, attestando la strumentalità del fabbricato.

–          La dichiarazione per il 2024 rimane valida anche per gli anni successivi, a meno che non si acquisisca un nuovo immobile o cambino i dati già dichiarati, modificando l’importo dell’imposta dovuta. In questi casi, è necessaria una nuova dichiarazione.

 

Prima “seconda casa” – Aliquota ridotta

La L.R. 17/2022 (art. 3, comma 1, lettera b bis) ha introdotto un’aliquota ridotta per l’immobile definito “prima seconda casa“, se previsto dalla delibera comunale. Questa agevolazione riguarda le abitazioni diverse dall’abitazione principale o assimilata, possedute da persone fisiche nel territorio regionale, secondo le modalità stabilite dalla legge.

Principali novità:

–          Numero massimo: Ogni contribuente può designare al massimo un immobile come “prima seconda casa”.

–          Riduzione dell’aliquota: Con la L.R. 9/2024, l’aliquota massima per queste abitazioni, a partire dal 2025, non potrà superare lo 0,7%.

–          Modalità di comunicazione: la segnalazione dell’immobile deve essere effettuata attraverso il portale della Regione (https://ilia.regione.fvg.it/it/servizi-502), utilizzando un applicativo disponibile da giugno 2025.

–          Scadenza: La comunicazione dovrà essere presentata entro il 30 giugno 2026, in linea con il termine per la dichiarazione ILIA per particolari casistiche dell’anno d’imposta 2024.

Potenziati i finanziamenti agevolati Simest per la competitività internazionale

A decorrere da aprile 2025 la SIMEST, la società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, che sostiene la competitività internazionale delle imprese italiane, ha potenziato la propria offerta di finanziamenti agevolati introducendo rilevanti novità operative. Le imprese beneficiarie sono le piccole e medie imprese e le grandi imprese con vocazione internazionale, ma le nuove misure si rivolgono a una platea sempre più ampia: il requisito minimo di export per talune misure è stato fissato al 3% del volume d’affari ed è consentito l’accesso alle imprese non esportatrici, purché prevedano progetti di sviluppo internazionale.

Un’altra novità risiede nelle finalità dei finanziamenti agevolati. Assume sempre più rilevanza la quota destinabile ad investimenti senza specifici vincoli di destinazione che, in taluni casi, può raggiungere il 100% del programma ammissibile.

Il finanziamento (massimo € 2.500.000 per le PMI e € 5.000.000 per le grandi imprese) si configura come prestito fuori Centrale Rischi, con durata sei anni (di cui due di preammortamento in cui sostenere le spese), tasso agevolato minimo 0,371% (sulla base del tasso di riferimento rilevato a marzo 2025) e possibile abbinamento di una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 20%.

Il nuovo pacchetto di misure prevede condizioni dedicate per le imprese energivore (o che abbiano intrapreso percorsi certificati di efficientamento energetico) o aventi interessi (anche di modesta entità rispetto al volume d’affari) in mercati strategici quali l’America centro-meridionale, l’Africa ed i Balcani occidentali.

Le agevolazioni sono concesse ai sensi del Regolamento de minimis, con specifici assorbimenti dipendenti dal rating attribuito all’impresa richiedente in fase d’istruttoria (valutazione che può essere simulata in anteprima). È comunque possibile modulare la domanda in termini di importo, entità di agevolazione sul tasso e contributo in modo che la richiesta sia consona allo spazio disponibile sul relativo plafond.

Contributi a fondo perduto per investimenti in sicurezza 2025

Con delibera del 13.03.2025 la Giunta della CCIAA di Pordenone-Udine ha approvato il bando per la concessione, contestuale rendicontazione ed erogazione di contributi alle piccole medie imprese della provincia di Udine e Pordenone a sostegno di investimenti per l’acquisto, l’installazione, il potenziamento e l’attivazione di impianti di allarme e videosorveglianza presso immobili adibiti ad attività professionali, produttive, commerciali od industriali. Le risorse stanziate ammontano complessivamente ad 1.000.000, suddivisi in: 630.000 per imprese della provincia di Udine; 370.000 per imprese della provincia di Pordenone.

I soggetti beneficiari devono possedere i seguenti requisiti:

–           essere micro, piccole e medie imprese, cooperative, consorzi e attività professionali;

–           avere sede o unità locale attiva nelle province di Udine o Pordenone;

–           essere iscritte al Registro imprese della CCIAA di Pordenone-Udine e in regola con il diritto camerale;

–           essere in regola con la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

–           rientrare nei settori non esclusi dal regime de minimis ed avere plafond capiente;

–           non essere soggette a procedure concorsuali o sanzioni interdittive.

Sono agevolabili dal contributo le seguenti spese: acquisto e installazione di impianti di allarme antintrusione; sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso; sistemi di video allarme antirapina collegati con le centrali operative; telecamere (con almeno una telecamera esterna, remotizzabile verso le forze dell’ordine). Risulta altresì necessario che:

–           i beni devono essere nuovi di fabbrica;

–           gli impianti devono avere certificato di conformità e regolare esecuzione;

–           i lavori devono essere avviati dopo il 01.11.2024 e completati prima dell’invio della domanda;

–           sono esclusi interventi edilizi connessi;

–           l’importo della spesa ammessa a contributo deve essere almeno di € 1.250.

L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale, concesso secondo il regime d’aiuto de minimis, nella misura massima del 100% delle spese sostenute ed ammesse, per un importo minimo di € 1.000 e massimo di € 15.000.

Il fornitore del bene o servizio agevolabile deve svolgere un’attività esercitata e dichiarata, classificata secondo i codici Istat ATECO risultanti dalla visura camerale o da documentazione equipollente, coerente con la fornitura del bene o servizio per il quale è richiesto il contributo. Data la contestualità della concessione e dell’erogazione del contributo è necessario, produrre in sede di domanda il certificato di regolare esecuzione dell’impianto.

La domanda, sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa, va presentata a partire dalle ore 09:00 del 28.04.2025 ed entro il 30.06.2025 via posta elettronica certificata agli indirizzi della Camera di Commercio competente per territorio. Ogni domanda deve riguardare una singola provincia (possibilità di presentare due domande se si hanno sedi in entrambe).

I contributi sono concessi e contestualmente liquidati, secondo procedimento valutativo a sportello, tenuto conto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande determinato da data ed ora del messaggio trasmesso a mezzo PEC.

L’istruttoria procederà fino all’esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. A tale proposito la Camera di Commercio si riserva di anticipare la chiusura del termine di presentazione delle domande in caso di esaurimento dei fondi disponibili. Il contributo non è cumulabile con altre agevolazioni per le stesse spese.