Soglia di esenzione fringe benefits a 3.000 euro per lavoratori con figli a carico entro il 31.12.2023

Con riferimento alla nostra circolare n.3 del 11.07.2023 ricordiamo che il Decreto Lavoro ha previsto per il solo anno 2023 e per i soli lavoratori con figli fiscalmente a carico l’innalzamento dell’ordinario limite di esenzione di cui all’art. 51, co.3, terzo periodo del TUIR da 258,23 euro a 3.000 euro annui. Nel limite “potenziato” per espressa previsione di legge potranno rientrare anche il pagamento diretto o il rimborso al lavoratore delle utenze domestiche.

Con la circolare n. 23/E del 1° agosto 2023 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che:

– il beneficio dell’innalzamento spetta non solo ai titolari di redditi da lavoro dipendente ma anche di redditi assimilati a lavoro dipendente (amministratori);

– l’innalzamento a 3.000 euro non deve essere generalizzato o per categoria omogenea ma può essere riconosciuto anche al singolo lavoratore ad personam;

– per essere fiscalmente a carico i figli devono avere un reddito non superiore a euro 2.840,51 annui, innalzato per i figli di età non superiore a 24 anni a 4.000 euro annui;

– la condizione di figlio fiscalmente a carico deve essere verificata con riferimento al 31 dicembre di ogni anno e pertanto, trattandosi di un’agevolazione spettante per il solo anno d’imposta 2023, sarà necessario verificare il superamento o meno del limite reddituale alla data del 31 dicembre 2023;

Modalità applicative

Per quanto riguarda le modalità applicative, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che:

– l’applicazione della misura è subordinata alla dichiarazione da parte del lavoratore al datore di lavoro di averne diritto, indicando il codice fiscale del figlio o dei figli a carico mediante apposita dichiarazione (un fac-simile è reso disponibile dallo studio);

– i lavoratori per i quali dovesse venir meno in corso d’anno il presupposto del figlio a carico, sono tenuti a darne prontamente comunicazione al sostituto d’imposta: in tale ipotesi, il datore di lavoro procederà al recupero del beneficio non spettante dagli emolumenti corrisposti nei periodi di paga successivi a quello nel quale è resa la comunicazione e, comunque, entro i termini di effettuazione delle operazioni di conguaglio di fine anno o di fine rapporto, nel caso di cessazione dello stesso nel corso del 2023.

Lavoratori senza figli a carico
Per espressa previsione di legge e come chiarito dalle Entrate per i lavoratori senza figli a carico continuerà a trovare applicazione l’ordinario regime di esenzione previsto dall’art. 51, co. 3, del TUIR, ovvero quello di 258,23 euro.

 

Contributi ad imprese e professionisti per l’installazione di colonnine di ricarica

Sono aperti i termini per la presentazione delle domande di contributo volte all’acquisto e all’installazione di strutture di ricarica di veicoli elettrici a favore di imprese di qualsiasi settore e lavoratori autonomi. Le iniziative agevolabili sono suddivise in due linee d’intervento secondo il loro valore complessivo, e precisamente:

interventi inferiori a 375.000 Euro, per i quali la compilazione della domanda on-line sul sito di Invitalia S.p.a. è aperta dal 26.10.2023, mentre l’invio finale sarà possibile a partire dal 10.11.2023, dalle ore 10.00 alle ore 17.00 di tutti i giorni lavorativi e fino alle ore 17.00 del 30.11.2023;

interventi pari o superiori a 375.000 Euro, per i quali l’invio della domanda va effettuato esclusivamente tramite posta elettronica certificata all’indirizzo CRE1@postacert.invitalia.it dalle ore 10.00 del 26.10.2023 alle ore 17.00 del 30.11.2023.

Le domande andranno sottoscritte digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa ovvero dal lavoratore autonomo.  

Le spese ammissibili sono quelle sostenute successivamente al 04.11.2021, al netto di IVA, e oggetto di fatturazione elettronica per l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti ed i dispositivi per monitoraggio; la connessione alla rete elettrica (nel limite massimo del 10% della spesa complessiva); le spese di progettazione, direzione dei lavori, sicurezza e collaudi (sempre nel limite massimo del 10% della spesa complessiva).

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo in conto capitale secondo il regime de minimis pari al 40% della spesa ammissibile.

Il contributo è concesso con procedura a sportello secondo l’ordine cronologico di ricevimento della domanda e fino ad esaurimento dei fondi, al termine dell’istruttoria da parte di Invitalia. Entro 90 giorni dalla data di notificazione dell’atto di concessione i beneficiari devono presentare domanda di erogazione all’indirizzo PEC sopra riportato.

Contributi a privati e condomini per l’installazione di colonnine di ricarica

Recentemente il MiMiT ha definito gli aspetti procedurali ed i termini di presentazione della domanda per il riconoscimento del contributo per l’acquisto e la posa in opera di infrastrutture di potenza standard per la ricarica di veicoli elettrici. Il contributo è pari all’80% del costo d’acquisto e posa in opera di colonnine di ricarica, nel limite massimo di 1.500 Euro per persona fisica richiedente (8.000 Euro per gli interventi su parti comuni degli edifici condominiali). Nell’ambito del c.d. Decreto Milleproroghe l’agevolazione in esame è stata estesa dal 2023 al 2024 e, successivamente, con il Decreto 31.10.2023 il MiMiT ha definito i termini e le modalità per la presentazione della domanda per accedere al beneficio in esame con riferimento alle spese sostenute dal 01.01.2023 al 23.11.2023.

Il contributo spetta a condizione che la spesa sia sostenuta utilizzando uno strumento tracciabile. Le spese agevolabili sono le seguenti:

– acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti ed i dispositivi per il monitoraggio;

– spese di progettazione e direzione dei lavori, sicurezza e collaudi;

– costi per la connessione alla rete elettrica, tramite l’attivazione di un nuovo POD (Point of Delivery).

Per le persone fisiche è richiesto che le infrastrutture siano ad esclusivo uso privato e non accessibili al pubblico.

I soggetti interessati, che hanno sostenuto le spese sopra evidenziate nel periodo 01.01.2023-23.11.2023 devono presentare un’apposita domanda, compilata esclusivamente in formato elettronico, utilizzando la specifica piattaforma on-line accessibile dal sito internet del MiMiT dalle ore 12.00 del 09.11.2023 fino alle ore 12.00 del 23.11.2023.Per la presentazione della domanda il soggetto richiedente deve possedere un indirizzo PEC.

A pena di inammissibilità, oltre alla domanda, devono essere allegati:

– dichiarazione sostitutiva di atto notorio che attesti che le spese sono state sostenute nel periodo 01.01.2023-23.11.2023;

– l’elenco dei beni acquistati e dei pagamenti effettuati;

– documento di identità e codice fiscale del firmatario;

– copia delle fatture elettroniche;

– estratti conto dai quali risultino i pagamenti connessi alle predette fatture;

– certificazione di conformità rilasciata dall’installatore;

– relazione relativa all’investimento realizzato ed alle spese sostenute.

Rifinanziata la Nuova Sabatini

Il c.d. Decreto Anticipi ha previsto il rifinanziamento della “Nuova Sabatini”. La novità più rilevante di questa misura è che il contributo sarà reso fruibile in un’unica tranche consentendo l’accorpamento delle rate. La disposizione assume ancora più interesse in un contesto come quello attuale caratterizzato da un rialzo dei tassi d’interesse.

All’incentivo sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie ed assicurative.

L’agevolazione consiste nella concessione da parte di banche ed intermediari finanziari di finanziamenti (o leasing) alle micro, piccole e medie imprese e di un contributo da parte del Ministero per le Imprese ed il Made in Italy (MiMiT) rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti. Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, deve essere: di durata non superiore a 5 anni; di importo compreso fra 20.000 Euro e 4 milioni di Euro; interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Il contributo del MiMiT è un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e 3,57% per gli investimenti 4.0 e per gli investimenti green. I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali e altri beni. Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili ad immobilizzazioni in corso e acconti.

Le agevolazioni “Nuova Sabatini” sono fruibili congiuntamente ad altre misure pubbliche che non costituiscono aiuto di Stato.