Nuova forma per le bollette doganali di importazione
Nel contesto del processo di modernizzazione dei sistemi doganali nazionali, l’Agenzia delle Dogane ha intrapreso il progetto della cosiddetta “reingegnerizzazione di AIDA” in conformità con quanto previsto in ambito unionale e le dichiarazioni doganali di importazione stanno assumendo una forma del tutto nuova; il tradizionale formulario DAU viene infatti sostituito da tracciati in formato “xml”.
Lo scambio di dati nella forma dei nuovi messaggi elettronici per le dichiarazioni doganali all’importazione rappresenterà di per sé l’effettiva dichiarazione doganale, eliminando la necessità (e la possibilità) di stampare il DAU.
L’assenza del DAU impatta sulle procedure di gestione e controllo della documentazione doganale da parte degli operatori nonché sugli adempimenti fiscali connessi tra cui, in primis, quello di registrazione del documento doganale.
L’Agenzia delle Dogane ha annunciato che è di prossimo rilascio un nuovo servizio che consentirà ai soggetti importatori di accedere alle dichiarazioni di propria competenza e consultare una copia di cortesia che contiene i dati salienti della dichiarazione stessa, unitamente al fascicolo della dichiarazione, ove caricato, e al prospetto di svincolo.
Già adesso alcuni corrieri espresso (ad esempio UPS) producono solo una “copia di cortesia” della bolletta doganale e ci si chiede se sia possibile detrarre l’IVA sulla base della sola e-mail, senza avere copia della bolla doganale vera e propria.
Secondo un'interpretazione letterale dell’articolo 25 del Decreto IVA ciò non sarebbe possibile (la norma parla di possesso della bolletta doganale), mentre per l’articolo 178 Direttiva 112/2006 la detrazione dell’IVA all’importazione è subordinata al “possesso di un documento comprovante l’importazione che lo indichi quale destinatario o importatore e che menzioni l’ammontare dell’Iva dovuta e ne consenta il calcolo”.
In sostanza, la norma comunitaria, di rango superiore rispetto a quella nazionale, sembrerebbe consentire la detrazione dell'IVA avvalendosi della "copia di cortesia" della bolletta doganale.
Sul punto si auspica un chiarimento da parte dell'Ammninistrazione finanziaria.