06.09.22

Il termine del regime transitorio per la distribuzione degli utili ante 2018

Terminerà il 31.12.2022 il regime transitorio secondo il quale la distribuzione degli utili delle società di capitali, prodotti fino al 31.12.2017, ai soci soggetti IRPEF non imprenditori titolari di una partecipazione qualificata (quota capitale superiore al 25%), concorrono a formare reddito imponibile in misura parziale, come segue:

- 40,00% per gli utili prodotti fino al 2007;

- 49,72% per gli utili prodotti dal 01.01.2008 al 31.12.2016;

- 58,14% per gli utili prodotti dal 01.01.2017 al 31.12.2017.

La Legge 205/2017, nell’introdurre tale regime transitorio, riformò la disciplina della distribuzione degli utili a partire dall’esercizio 2018, eliminando la distinzione tra soci qualificati e soci non qualificati ed uniformando la tassazione con l’applicazione di una ritenuta alla fonte a titolo di imposta del 26%.

Tuttavia, la norma ha previsto che per gli utili relativi a partecipazioni qualificate possa ancora essere applicata la disciplina previgente - ovverosia la concorrenza parziale alla formazione del reddito soggetto ad IRPEF dei soli utili prodotti fino al 31.12.2017 - a condizione che la relativa delibera di distribuzione sia adottata entro il 31.12.2022.

Soprattutto per gli utili prodotti fino al 2007, il vantaggio fiscale è evidente: anche prevedendo l’applicazione dell’aliquota IRPEF massima del 43% (oltre € 50.000 di reddito) nonché delle addizionali regionali e comunali (2% circa), un dividendo di € 100.000 subirebbe oggi una tassazione pari a € 18.000 (100.000 x 40% x 45%); lo stesso dividendo distribuito dopo il 31.12.2022, verrà invece tassato per € 26.000.

In una risposta a interpello, l’Agenzia delle Entrate ha recentemente affermato che, per poter beneficare di tale più favorevole regime, è necessario che oltre alla delibera di distribuzione adottata entro il 31 dicembre 2022 anche i dividendi siano materialmente distribuiti entro tale data.

La risposta non motiva questa conclusione, se non ponendo un generico riferimento al principio di cassa che regola la tassazione dei dividendi, ed è naturalmente destinata a creare problemi in tutti quei contesti in cui non esiste una liquidità sufficiente per la distribuzione entro la fine dell’anno.