Green pass nei luoghi di lavoro
Si riepilogano di seguito le domande più frequenti in materia di green pass.
Chi può ottenere il green pass?
Il Green Pass viene generato in automatico e messo a disposizione gratuitamente nei seguenti casi:
- aver effettuato la prima dose o il vaccino monodose da 15 giorni;
- aver completato il ciclo vaccinale;
- aver fatto la dose aggiuntiva al primo ciclo di vaccinazione;
- essere risultati negativi a un tampone molecolare nelle ultime 72 ore o antigenico rapido nelle 48 ore precedenti;
- essere guariti da COVID-19 nei sei mesi precedenti.
Avrei dovuto ricevere il codice per scaricare il green pass, ma non è arrivata la notifica, posso utilizzare un altro certificato?
Sì, i lavoratori possono comunque avvalersi dei documenti rilasciati, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta che attestano o refertano una delle seguenti condizioni:
- aver effettuato la prima dose da 15 giorni (documento valido fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale);
- aver effettuato una dose di vaccino dopo una precedente infezione da COVID-19;
- aver completato il ciclo vaccinale (anche monodose);
- essere risultati negativi a un tampone molecolare nelle ultime 72 ore o antigenico rapido nelle ultime 48 ore;
- essere guariti da COVID-19 nei sei mesi precedenti.
Il lavoratore che effettua la prestazione in smart working deve essere in possesso del Green Pass?
No, perché il possesso del green pass è previsto per accedere ai luoghi di lavoro.
Il lavoratore che non è in possesso del Green Pass al momento dell’accesso al luogo di lavoro e ne entra in possesso successivamente, può rientrare al lavoro?
Sì, perché il soggetto che non risulta in possesso del green pass al momento dell’accesso al luogo di lavoro deve essere considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della predetta certificazione, che ne abilita quindi il rientro in servizio.
Un’azienda nel definire le modalità di controllo può stabilire una cadenza diversa da quella giornaliera, ad esempio settimanale?
Ogni azienda è autonoma nei controlli: sono i datori di lavoro che stabiliscono, nel rispetto della normativa privacy, le modalità operative e la cadenza delle verifiche. La compilazione del registro rispecchia il controllo, che deve essere puntuale o a campione ma non obbligatoriamente giornaliero anche se, è sicuramente consigliabile un controllo giornaliero a campione.
Visto il sanzionabile obbligo di controllo, come può il datore (anche tramite la figura designata) dimostrare a posteriori di aver adempiuto?
Il datore di lavoro può istituire il registro degli accessi senza specificare l’esito del controllo, al fine di attestare l’adozione di un sistema di verifica della presenza, e della validità, del Green pass per chi “varca la soglia”. Tale modalità dovrebbe dare evidenza del fattivo controllo all’atto dell’accesso e che pertanto nessuno è “entrato” senza il documento, oppure che, nel caso in cui durante l’orario di lavoro il Green pass fosse scaduto, al momento dell’accesso ne è stata verificata la validità.
Il green pass rilasciato in seguito all’effettuazione di un tampone deve essere valido per tutta la durata dell’orario lavorativo?
No. Il green pass deve essere valido nel momento in cui il lavoratore effettua il primo accesso quotidiano alla sede di servizio e può scadere durante l’orario di lavoro, senza la necessità di allontanamento del suo possessore.
Quali sanzioni rischia il datore di lavoro che non effettua le verifiche previste per legge?
Il datore di lavoro che non controlla il rispetto delle regole sul green pass è punito con una sanzione amministrativa che va da 400 a 1.000 euro.
È possibile per il datore di lavoro verificare il possesso del green pass con anticipo rispetto al momento previsto per l’accesso in sede da parte del lavoratore?
Sì. Nei casi di specifiche esigenze organizzative, i lavoratori sono tenuti a rendere le comunicazioni relative al mancato possesso del green pass con il preavviso necessario al datore di lavoro per soddisfare tali esigenze.
E' obbligatorio verificare il Green pass dei fornitori? E rispetto ai clienti, qual è il comportamento da tenere? Devono essere controllati anche loro?
Sì, è necessario controllare anche i fornitori, inclusi i corrieri, prima che accedano ai locali aziendali. Per i clienti non è necessario il controllo del Green pass.