11.04.22

Al via le agevolazioni a valere sul Fondo Impresa Femminile

Con Decreto Direttoriale del 30.03.2022 il Ministero della Sviluppo Economico ha definito i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione a valere sul Fondo Impresa Femminile, rendendo così operativa una misura attesissima a livello nazionale. Tale strumento incentivante, affidato all’ente gestore Invitalia con procedura valutativa a sportello, è articolato secondo due distinte linee d’azione, caratterizzate da alcune differenze nei requisiti di accesso, nelle forme ed intensità di contributi concessi, nonché nelle tempistiche di presentazione delle domande:

- avvio di nuove imprese femminili: la compilazione della domanda è possibile dalle ore 10:00 del 05.05.2022 e la presentazione a partire dalle ore 10:00 del 19.05.2022;

- sviluppo e consolidamento di imprese femminili già costituite: la compilazione della domanda è possibile dalle ore 10:00 del 24.05.2022 e la presentazione a partire dalle ore 10:00 del 07.06.2022.

I soggetti potenzialmente beneficiari del Fondo Impresa Femminile sono: le società cooperative e le società di persone con numero di donne socie pari ad almeno il 60% dei componenti della compagine sociale; società di capitali in cui le quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai 2/3 a donne ed i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i 2/3 da donne; le imprese individuali il cui titolare è una donna; le lavoratrici autonome.

Per quanto riguarda le agevolazioni per l’avvio di nuove imprese femminili è richiesta, oltre alla sede legale ed operativa ubicata nel territorio nazionale, la costituzione da meno di 12 mesi dalla data di presentazione della domanda e l’intenzione di costituire un’impresa femminile entro 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo della valutazione inviata da Invitalia. Per quanto riguarda le agevolazioni per lo sviluppo ed il consolidamento di imprese femminili è richiesta l’apertura di partita IVA da almeno 12 mesi.

Le imprese dovranno operare nella produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli, la fornitura di sevizi, nell’ambito del commercio o del turismo. I programmi di investimento devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e realizzati entro 24 mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni (con la possibilità di richiedere una proroga motivata di ulteriori 6 mesi).

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato della durata massima di 8 anni, a tasso zero e non assistito da forme di garanzia.

In caso di avvio di nuove imprese femminili, le agevolazioni sono concesse esclusivamente nella forma di contributo a fondo perduto:

- per i programmi di investimento con importo massimo di spese ammissibili pari a 100.000 euro, all’80% (incrementato al 90% per le donne in stato di disoccupazione) e comunque fino a 50.000 euro;

- per i programmi di investimento con importo massimo di spese ammissibili oltre 100.000 euro e fino a 250.000 euro, al 50%.

In caso di sviluppo e consolidamento di imprese femminili, le agevolazioni assumono la forma sia del contributo a fondo perduto, sia del finanziamento agevolato, con importo massimo ammissibile di 400.000 euro:

- per le imprese femminili costituite da non oltre 36 mesi per il 50% dell’ammontare complessivo in forma di contributo a fondo perduto e, per il restante 50%, in forma di finanziamento agevolato, fino a copertura dell’80% delle spese ammissibili;

- per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi per il 50% dell’ammontare complessivo in forma di contributo a fondo perduto e, per il restante 50%, in forma di finanziamento agevolato, fino a copertura dell’80% delle sole spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto.

Costituiscono spese ammissibili: le immobilizzazioni immateriali, le immobilizzazioni materiali, i servizi in cloud, il costo del personale dipendente assunto dopo la data di presentazione della domanda ed impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa agevolata; esigenze di capitale circolante nel limite del 20% (per le imprese costituite da oltre 36 mesi innalzato al 25%) delle spese complessivamente ammissibili. Le esigenze di capitale circolante devono essere coerenti con l’iniziativa e destinate al pagamento delle seguenti spese: materie prime, materie sussidiarie, materiali di consumo, servizi di carattere strettamente funzionale all’iniziativa, godimento beni di terzi (compresi i leasing), oneri per la fidejussione necessaria alla richiesta di una prima quota di agevolazione a titolo di anticipazione nella misura massima del 20%.

In aggiunta sono previsti servizi di assistenza tecnico-gestionale, fino all’importo massimo di 5.000 euro per impresa, fruibili sia attraverso servizi erogati da Invitalia, sia in forma di voucher per l’acquisto di servizi specialistici presso terzi.